


Primitivo Rosé
Puglia IGP - Formato: 375 ml Formato: 75 cl - Annata: 2022
Disponibile
6,50€
VITIGNO
Primitivo
AFFINAMENTO
3 mesi in contenitore acciaio inox e 2 mesi in bottiglia
GRADO ALCOLICO
12% vol
TEMP. DI SERVIZIO
12° C
IDEALE CON
Il Primitivo Rosé è indicato con antipasti, minestre, carni bianche e formaggi freschi.
NOTE DEGUSTATIVE
Il colore rosa di buona intensità viene arricchito con riflessi viola; ha un profumo fragrante con sentori di frutti di bosco ed un gusto rotondo ed armonico.
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Scheda Tecnica
Il Primitivo è un antico vitigno coltivato in Puglia le cui uve presentano una maturazione molto precoce rispetto ad altre varietà. Una particolarità del tutto interessante del Primitivo è che a distanza di soli 20 giorni dalla vendemmia, questo vitigno, è in grado di dare una discreta seconda produzione. Valorizzando proprio questa sua caratteristica nasce il Rosato di Primitivo ottimizzando, così, antiche tecniche di produzione derivate dalla tradizionale viticoltura pugliese.
VITIGNO: Primitivo
DENOMINAZIONE: IGP Puglia
ZONA DI PRODUZIONE: zona rurale di Manduria e Sava, in provincia di Taranto.
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: cordone speronato
TERRENO: medio impasto
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: 4500 piante per ettaro e 2,5 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: La raccolta avviene manualmente, generalmente nell’ultima decade di agosto. Alle prime ore del mattino i grappoli vengono raccolti e trasportati con particolare celerità in cantina evitando, così, il caldo afoso delle giornate salentine
VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta l’uva viene pigiata e sosta in una breve macerazione a freddo di 5-6 ore. L’estrazione di delicati sentori e sapori del vino rosato diventano una priorità assoluta prima della pressatura soffice. La fermentazione segue a temperatura controllata di 15-16° C
MATURAZIONE: 3 mesi in acciaio e 2 mesi in bottiglia
VOL.%: 12.5° alc.
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Color rosa cerasuolo dai riflessi luminosi. All’olfatto ricorda croccanti sentori di fiori e frutti rossi come ciliegie e lamponi ad inizio maturazione. Dal sorso morbido propone un calibrata freschezza che riporta ad un finale piacevole e dal frutto evidente.
SERVIZIO: si consiglia a 10-12°C in ampi calici che ne favoriscano la massima espressione olfattiva
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: Un rosato come può esserlo il Primitivo diventa un tocco di pregiata rusticità se abbinato con le tipiche friselline del salento. I pomodorini rossi e ben maturi, conditi con del buon olio extra-vergine pugliese, esaltano l’aromaticità di un piatto semplice quanto gustoso. Crocchette di salmone e patate, verdure in pastella ed aperitivi misti sono un piacere unico dei sensi. Un buon primo piatto? Trofiette mare e monti con pomodorino, gamberetti e funghi sono l’esaltazione della cucina mediterranea.
Informazioni aggiuntive
Peso | 1600 g |
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Dimensioni | 7 × 7 × 30 cm |
Affinamento | 3 mesi in contenitore acciaio inox e 2 mesi in bottiglia |
Formato | 75 cl, 375 ml |
Grado Alcolico | 12% vol |
Linea | Varietali |
Tipo di Vino | Primitivo Rosé |
Vitigno | Primitivo |
Temperatura | 12° C |
Annata | 2022 |
Premi e Riconoscimenti
Riconoscimento / Premio | Annata |
Punteggio |
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Cantine Paololeo
Se è vero che dietro ogni bottiglia di vino c'è sempre una storia da raccontare, quella dei vini Paololeo è una storia semplice e bella, come tutte le storie di famiglia.
Sono state ben cinque le generazioni di viticoltori che, uniti da una passione per il vino e senza mai allontanarsi dalla propria terra, hanno costruito ciascuno un pezzo di storia della cantina che, oggi come allora, sorge a sud di Brindisi, nella cittadina di San Donaci portando ancora il loro nome.
Le Cantine PaoloLeo sono oggi un'azienda moderna con una sede di 17.000 mq dotata di un modernissimo impianto di vinificazione, un’ampia bottaia e una linea d’imbottigliamento all’avanguardia in grado di raggiungere 7000 bottiglie l’ora.
Tuttavia, il "cuore" di tutta l'attuale superficie vitata sono ancora quei 25 ettari dove il bisavolo cominciò agli inizi del Novecento a vinificare le sue uve nella Masseria Monticello. Fu poi suo nipote Paolo Leo ad ereditare la terra e a costruire la cantina.
E oggi è ancora un erede, l'omonimo Paolo Leo, a guidare la cantina, insieme a sua moglie Roberta e ai figli maggiori, Nicola e Stefano che spianano il terreno ai fratelli minori Francesco e Alessandro.
Pagina ufficiale: www.paololeo.it