


Nerimatti
Salice Salentino DOP Riserva - Formato: 75 cl - Annata: 2014
Disponibile
30,00€
VITIGNO
Negroamaro (85%); altri vitigni autoctoni rientranti nella denominazione
AFFINAMENTO
12 mesi in barriques, 6 mesi in botti grandi di rovere, 4 mesi in acciaio, 4 mesi in bottiglia.
GRADO ALCOLICO
14 %
TEMP. DI SERVIZIO
18° C
IDEALE CON
Primi piatti importanti, cacciagione e arrosti di carne rosse
NOTE DEGUSTATIVE
Frutta matura, specialmente amarena e prugna, con una piacevole nota speziata di liquirizia e vaniglia
Available!
Condividi su:Scheda Tecnica
La denominazione Salice Salentino DOP è una delle identificazioni più rappresentative del Salento. Le uve che concorrono alla produzione di questo storico vino sono principalmente di Negroamaro blendizzato, in piccole percentuali, con altri vitigni a bacca rossa autoctoni pugliesi. La versione Riserva affina per almeno 24 mesi prima di entrare in commercio, nei quali 12 mesi sono in botti grandi e piccole.
VITIGNO: Negroamaro (85%) e altri vitigni autoctoni rientranti nella denominazione
DENOMINAZIONE: Salice Salentino DOP Riserva
ZONA DI PRODUZIONE: area rurale di Salice Salentino, tra le province di Lecce e Brindisi
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: tradizionale alberello pugliese
TERRENO: medio impasto
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: 4500 piante per ettaro e 1 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: La raccolta avviene manualmente in piccole cassette da 5 kg. Alle prime ore del mattino i grappoli vengono delicatamente colti preservando le tipicità delle uve.
VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta le uve vengono diraspate ed il pigiato sosta in macerazione e fermentazione a temperatura controllata di circa 18°C per 12-15 giorni. Segue la fermentazione malolattica che propone un sorso morbido e piacevole
MATURAZIONE: 12 mesi in barriques, 6 mesi in botti grandi di rovere, 4 mesi in acciaio e 4 mesi in bottiglia.
VOL.%: 14° alc.
APPORTO CALORICO: 98 kcal/100 ml
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Color rosso rubino dagli eleganti riflessi granati. All’olfatto dona intense percezioni di frutta matura con ritorni di amarene sotto spirito e prugne appassite. Una piacevole nota speziata di liquirizia e vaniglia crea un fascino interminabile. Dal sorso ricco di struttura, racconta un pregiato lavoro di viticoltura ed enologia. Pieno ed armonico offre tannini completamente avvolgenti. Finale persistente con ritorni di frutta a bacca rossa e spezie.
SERVIZIO: si consiglia a 18°C in ampi calici che ne favoriscano la massima espressione olfattiva
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: Un blend dai vitigni nobili sposa piatti particolarmente speziati e strutturati. Abbinato ad un guanciale alla griglia, costine di maiale ed un girello in crema di funghi incorona i piaceri gastronomici più nobili.
Informazioni aggiuntive
Peso | 2350 g |
---|---|
Affinamento | 12 mesi in barriques, 6 mesi in botti grandi di rovere, 4 mesi in acciaio, 4 mesi in bottiglia. |
Annata | 2014 |
Formato | 75 cl |
Grado Alcolico | 14 % |
Linea | Super Top |
Temperatura | 18° C |
Tipo di Vino | Rosso fermo |
Vitigno | Negroamaro (85%); altri vitigni autoctoni rientranti nella denominazione |
Premi e Riconoscimenti
Riconoscimento / Premio | Annata |
Punteggio |
---|---|---|
La Selezione del Sindaco 2016 | 2010 |
Medaglia d'Argento |
Vinitaly 2015 | 2010 |
Gran Menzione |
Cantine Paololeo
Se è vero che dietro ogni bottiglia di vino c'è sempre una storia da raccontare, quella dei vini Paololeo è una storia semplice e bella, come tutte le storie di famiglia.
Sono state ben cinque le generazioni di viticoltori che, uniti da una passione per il vino e senza mai allontanarsi dalla propria terra, hanno costruito ciascuno un pezzo di storia della cantina che, oggi come allora, sorge a sud di Brindisi, nella cittadina di San Donaci portando ancora il loro nome.
Le Cantine PaoloLeo sono oggi un'azienda moderna con una sede di 17.000 mq dotata di un modernissimo impianto di vinificazione, un’ampia bottaia e una linea d’imbottigliamento all’avanguardia in grado di raggiungere 7000 bottiglie l’ora.
Tuttavia, il "cuore" di tutta l'attuale superficie vitata sono ancora quei 25 ettari dove il bisavolo cominciò agli inizi del Novecento a vinificare le sue uve nella Masseria Monticello. Fu poi suo nipote Paolo Leo ad ereditare la terra e a costruire la cantina.
E oggi è ancora un erede, l'omonimo Paolo Leo, a guidare la cantina, insieme a sua moglie Roberta e ai figli maggiori, Nicola e Stefano che spianano il terreno ai fratelli minori Francesco e Alessandro.
Pagina ufficiale: www.paololeo.it