
Ciciri e Trie
‘La pasta e ceci’ è uno dei piatti più antichi nella cucina tradizionale Salentina, talmente antica che anche il poeta ‘Orazio’ menziona la sua esistenza nel 35 a.c.; inoltre, la parola ‘Tria deriva dall’arabo ‘Ittrya’ (Pasta fritta o secca).
Noi siamo legati in modo particolare a questo piatto perchè rappresenta a 360° il nostro territorio. Ci sono modi diversi di cucinare ‘la tria’, ma noi vi faremo scoprire la versione della nostra ‘Nonna Iole’.
INGREDIENTI:
-1 Kg Farina di Grano Duro
-500 g Ceci
-1 Spicchio d' aglio
-1 Pomodoro Invernale
-1 Cipolla Bianca
-Sale
-Prezzemolo
-Peperoncino
-Olio Extravergine di Oliva
PREPARAZIONE:
Mettere i ceci in ammollo la sera precedente in modo che si ammorbidiscano (Nonna Iole consiglia almeno 15 ore)
Il giorno dopo sciacquare bene i ceci e metterli in una pentola alta coprendoli con acqua fredda; far cuocere a fuoco lento.
Piccolo segreto: Schiumare quando necessario (eliminare la schiuma che si crea in superficie)
Nel frattempo, riscaldare a parte un'altra pentola solo con acqua. Dopo aver fatto bollire l'acqua con i ceci per circa 20 minuti, scolate i ceci e riponeteli nella pentola con l’acqua che avete bollito a parte aggiungendo uno spicchio d'aglio, il sale, il prezzemolo, la cipolla intera, il pomodoro (ricordate di togliere i semi). Far cuocere per almeno 2 ore aggiungendo dell'acqua calda in modo tale che non si asciughi del tutto.
Adesso possiamo dedicarci alla creazione delle 'Trie'.
Su un piano o in una ciotola capiente (noi utilizziamo la spianatoia perchè ci ricorda la nostra infanzia), setacciare la farina creando una specie di piramide, creare una piccola incavatura e versare l'acqua a temperatura ambiente. Impastare fino ad ottenere una pasta omogenea. Nonna Iole dice che il trucco per impastare velocemente è utilizzare il palmo della mano con forza.
La stesura dell'impasto è una delle parti più importanti perchè le 'trie' non devono essere troppo sottili e nemmeno troppo spesse.
Piccolo segreto di Nonna Iole: la spianatoia deve essere infarinata, così come la parte superiore dell'impasto che sarà a contatto con il mattarello.
Stendere la pasta con il mattarello fino a formare una sfoglia sottile sferica, infarinare il lato superiore e ripiegarla su se stessa.
Per le 'nuove generazioni' esistono i Tira pasta, veloci e semplici da usare.
Tagliare delle striscioline di circa 2 cm, srotolarle ed adagiarle su un canovaccio infarinato o sulla spianatoia stessa.
Ricordate di tagliare parte delle 'Trie' in rombi di circa 5 cm in modo da friggerle successivamente (fosse per noi, le friggeremmo tutte)
Andiamo a controllare i ceci, se sono pronti, spegnere la fiamma e togliete l'aglio, il pomodoro, la cipolla ed il prezzemolo.
Adesso possiamo iniziare a cucinare le 'trie'.
In una pentola capiente mettere l'acqua fredda ed aggiungere il sale quando bolle; finalmente è il turno delle 'trie', far cuocere fino alla cottura da voi desiderata.
In una padella profonda fate soffriggere l'olio con la cipolla tagliata a pezzettini piccoli, l'aglio e le 'trie'. Mescolare a fuoco vivo e quando sono 'imbiondite', scolare la pasta lessata ed aggiungere i ceci con una piccola quantità di acqua. Mescolare ed aggiungere le trie fritte comprensive del condimento ed un peperoncino (se volete anche due).
I 'Ciciri e Trie' sono pronti per essere serviti con un filo di olio a crudo e se di vostro gradimento, una spolverata di prezzemolo tritato.
Panza China cerca riposu (Pancia piena cerca riposo)