


Krikò
Passito di Primitivo Puglia IGP - Formato: 75 cl - Annata: 2018
Disponibile
15,00€
VITIGNO
Primitivo
AFFINAMENTO
12 mesi in barriques di rovere francese di secondo passaggio
GRADO ALCOLICO
14,5% vol
TEMP. DI SERVIZIO
10-12 °C
IDEALE CON
Cioccolato e pasticceria secca a base di mandorle; formaggi erborinati e delicatamente aromatici
NOTE DEGUSTATIVE
Ciliegia, prugna e mirtillo sotto spirito, vaniglia e canditi
Available!
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La vera cultura si riconosce dalla lingua di un popolo: nel Griko, dialetto ellefono che resiste ai tempi nel Salento, si trova tutta la passione e l’amore di un popolo verso le proprie origini. Con le stesse emozioni e rispetto delle più antiche tradizioni, prende vita questo vino passito di Primitivo, dalla concentrazione, corpo e spessore maestosi. Un vero fuoriclasse in ricchezza estrattiva, potenza alcolica, intensità e persistenza gustativa.
VITIGNO: Primitivo
TIPOLOGIA: Passito
ZONA DI PRODUZIONE: area rurale in provincia di Brindisi, nell’area rurale di Francavilla Fontana
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Tradizionale alberello pugliese
TERRENO: argilloso
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: 4500 piante per ettaro e 1 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: la vendemmia avviene tra fine agosto e la prima decade di settembre, quando i tannini della buccia hanno raggiunto il giusto grado di maturazione e dolcezza. I grappoli si raccolgono in piccole cassette da 5 kg, per conservarne l’integrità, e si portano in una stanza chiamata “fruttaio” dove avviene l’appassimento, ovvero la disidratazione degli acini a temperatura e umidità controllate.
VINIFICAZIONE: dopo circa un mese di appassimento, si esegue la diraspatura dell’uva e si inizia una lenta fermentazione che dura circa 30 giorni, a temperatura controllata di 22-24°C. Durante la fermentazione, vengono eseguite frequenti follature e delestage per migliorare l’estrazione di colore, aromi e tannini. La fermentazione viene interrotta prima del completo consumo degli zuccheri. Segue un periodo di riposo del vino di 10-15 giorni, dopodiché si procede alla svinatura con pressa soffice.
MATURAZIONE: 12 mesi in barriques di rovere francese di secondo passaggio
GRADAZIONE ALCOLICA: 13,5%
ZUCCHERI RESIDUI: 120 g/l
APPORTO CALORICO: 164 kcal/100 ml
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Colore rosso rubino intenso e profondo, con leggere sfumature violacee; profumo fruttato di ciliegia, prugna e mirtillo sotto spirito, vaniglia e canditi. In bocca ha un gusto decisamente pieno ed equilibrato con una buona acidità, tannini avvolgenti e un finale piacevolmente persistente di frutta appassita.
SERVIZIO: 10-12°C
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: dolci in generale, soprattutto cioccolato e pasticceria secca a base di mandorle; formaggi erborinati ed aromatici.
Informazioni aggiuntive
Peso | 1400 g |
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Annata | 2018 |
Affinamento | 12 mesi in barriques di rovere francese di secondo passaggio |
Formato | 75 cl |
Grado Alcolico | 14,5% vol |
Linea | Passito |
Temperatura | 10-12 °C |
Tipo di Vino | rosso dolce naturale (passito) |
Vitigno | Primitivo |
Premi e Riconoscimenti
Riconoscimento / Premio | Annata |
Punteggio |
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Cantine Paololeo
Se è vero che dietro ogni bottiglia di vino c'è sempre una storia da raccontare, quella dei vini Paololeo è una storia semplice e bella, come tutte le storie di famiglia.
Sono state ben cinque le generazioni di viticoltori che, uniti da una passione per il vino e senza mai allontanarsi dalla propria terra, hanno costruito ciascuno un pezzo di storia della cantina che, oggi come allora, sorge a sud di Brindisi, nella cittadina di San Donaci portando ancora il loro nome.
Le Cantine PaoloLeo sono oggi un'azienda moderna con una sede di 17.000 mq dotata di un modernissimo impianto di vinificazione, un’ampia bottaia e una linea d’imbottigliamento all’avanguardia in grado di raggiungere 7000 bottiglie l’ora.
Tuttavia, il "cuore" di tutta l'attuale superficie vitata sono ancora quei 25 ettari dove il bisavolo cominciò agli inizi del Novecento a vinificare le sue uve nella Masseria Monticello. Fu poi suo nipote Paolo Leo ad ereditare la terra e a costruire la cantina.
E oggi è ancora un erede, l'omonimo Paolo Leo, a guidare la cantina, insieme a sua moglie Roberta e ai figli maggiori, Nicola e Stefano che spianano il terreno ai fratelli minori Francesco e Alessandro.
Pagina ufficiale: www.paololeo.it