


Primitivo Di Manduria
Primitivo di Manduria DOC - Formato: 75 cl - Annata: 2021
Disponibile - Solo 1 rimasto/i
12,90€
VITIGNO
Primitivo
AFFINAMENTO
6 mesi in barriques di rovere americano e 2 mesi in acciaio
GRADO ALCOLICO
14,5% vol
TEMP. DI SERVIZIO
18° C
IDEALE CON
Arrosti, cacciagione e funghi del bosco, salse e cibi piccanti
NOTE DEGUSTATIVE
Ciliegia e amarena mature, con note di frutta passa e sfumature di cocco e cioccolato
Available!
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Situata sulle murge tarantine, Manduria è nota come Città del Primitivo; è stata fondata dai Messapi, antica civilizzazione di origine illirica che incominciò a coltivare uve già nel 2.000 a.C. Questo antichissimo patrimonio viticolo si rispecchia perfettamente nella denominazione Primitivo di Manduria DOP, uno dei riconoscimenti più pregiati del Salento, che garantisce un vino di ottima struttura e corpo, importante tenore alcolico e intenso bouquet, che permane a lungo in bocca e ricorda la frutta maturata sotto l’intenso sole del Salento.
VITIGNO: Primitivo
DENOMINAZIONE: Primitivo di Manduria DOC
ZONA DI PRODUZIONE: zona rurale dei paesi di Manduria e Sava, in provincia di Taranto
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: tradizionale alberello pugliese
TERRENO: argilloso
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: circa 5000 piante per ettaro, con una resa di 1,8 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: raccolta manuale, generalmente nell’ultima decade di agosto. Si lavora nelle prime ore dell’alba e i grappoli vengono rapidamente trasportati in cantina, evitando le alte temperature del periodo che potrebbero ridurre la freschezza e aromaticità del vino.
VINIFICAZIONE: l’uva si diraspa e fermenta in acciaio a temperatura controllata di 25°C.
MATURAZIONE: 6 mesi in barriques di rovere americano e 2 mesi in acciaio.
GRADAZIONE ALCOLICA: 14,5%
APPORTO CALORICO: 101,5 kcal/100 ml
NOTE DI DEGUSTAZIONE: colore rosso rubino intenso; bouquet pronunciato di ciliegia e amarena mature, con note di frutta passa e sfumature di cocco e cioccolato; attacco dolce e sapido, un centro bocca importante e bilanciato, con tannini avvolgenti e vellutati. Finale persistente di fichi secchi e frutta stramatura.
SERVIZIO: ossigenare e servire a 18°C
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: arrosti, cacciagione e funghi del bosco; primi piatti che utilizzano salse e cibi ben conditi.
Informazioni aggiuntive
Peso | 1650 g |
---|---|
Affinamento | 6 mesi in barriques di rovere americano e 2 mesi in acciaio |
Annata | 2021 |
Formato | 75 cl |
Grado Alcolico | 14,5% vol |
Linea | Top |
Temperatura | 18° C |
Tipo di Vino | Rosso fermo |
Vitigno | Primitivo |
Premi e Riconoscimenti
Riconoscimento / Premio | Annata |
Punteggio |
---|---|---|
Decanter 2011 | 2009 |
Medaglia d'Argento |
IWC 2011 | 2009 |
Menzione |
IWSC 2011 | 2009 |
Medaglia d'Argento |
Guida Duemilavini 2012 | 2009 |
Quattro Grappoli |
IWC 2012 | 2010 |
Medaglia d'Oro |
Decanter 2012 | 2010 |
Menzione |
IWC 2014 | 2012 |
Medaglia di Bronzo |
IWWA 2014 | 2012 |
Medaglia di Bronzo |
IWC 2015 | 2013 |
Medaglia d'Argento |
Decanter 2015 | 2013 |
Medaglia di Bronzo |
IWC 2016 | 2014 |
Commended |
IWSC 2016 | 2014 |
Medaglia di Bronzo |
Decanter 2016 | 2014 |
Commended |
Decanter 2017 | 2015 |
Medaglia di Bronzo |
Mundus Vini 2018 | 2017 |
Medaglia di Bronzo |
Decanter 2018 | 2017 |
Medaglia di Bronzo |
International Wine & Spirits Competition 2018 | 2016 |
Silver |
International Wine & Spirits Competition 2018 | 2017 |
Bronze Medal |
IWSC 2020 | 2020 |
Medaglia di Bronzo |
Cantine Paololeo
Se è vero che dietro ogni bottiglia di vino c'è sempre una storia da raccontare, quella dei vini Paololeo è una storia semplice e bella, come tutte le storie di famiglia.
Sono state ben cinque le generazioni di viticoltori che, uniti da una passione per il vino e senza mai allontanarsi dalla propria terra, hanno costruito ciascuno un pezzo di storia della cantina che, oggi come allora, sorge a sud di Brindisi, nella cittadina di San Donaci portando ancora il loro nome.
Le Cantine PaoloLeo sono oggi un'azienda moderna con una sede di 17.000 mq dotata di un modernissimo impianto di vinificazione, un’ampia bottaia e una linea d’imbottigliamento all’avanguardia in grado di raggiungere 7000 bottiglie l’ora.
Tuttavia, il "cuore" di tutta l'attuale superficie vitata sono ancora quei 25 ettari dove il bisavolo cominciò agli inizi del Novecento a vinificare le sue uve nella Masseria Monticello. Fu poi suo nipote Paolo Leo ad ereditare la terra e a costruire la cantina.
E oggi è ancora un erede, l'omonimo Paolo Leo, a guidare la cantina, insieme a sua moglie Roberta e ai figli maggiori, Nicola e Stefano che spianano il terreno ai fratelli minori Francesco e Alessandro.
Pagina ufficiale: www.paololeo.it