



Primitivo
Salento IGP - Annata: 2021
Disponibile
6,00€
VITIGNO
Primitivo
AFFINAMENTO
5 mesi in acciaio e 1 mese in bottiglia
GRADO ALCOLICO
13,5%
TEMP. DI SERVIZIO
17-18 °C
IDEALE CON
Carni rosse e arrosti di pollame nobile, pezzetti di cavallo al sugo
NOTE DEGUSTATIVE
Ciliegia e piccoli frutti rossi
Condividi su:
Descrizione
Il Primitivo è un antico vitigno coltivato in Puglia le cui uve presentano una maturazione molto precoce rispetto ad altre varietà. Una particolarità del tutto interessante del Primitivo è che a distanza di soli 20 giorni dalla vendemmia, questo vitigno, è in grado di dare una discreta seconda produzione. Tradizionalmente i frutti di questa “seconda vendemmia” vengono utilizzati per donare freschezza a questo vino poderoso migliorandone la freschezza dei mosti ottenuti dalla prima vendemmia.
VITIGNO: Primitivo
DENOMINAZIONE: Salento IGP
ZONA DI PRODUZIONE: area rurale di Sava e Manduria in provincia di Taranto
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: cordone speronato
TERRENO: medio impasto
DENSITÀ D’IMPIANTO E RESA: 5000 piante per ettaro e 2,5 kg di uva per pianta
VENDEMMIA: La vendemmia avviene manualmente verso l’ultima decade di agosto. Durante le prime ore del mattino i grappoli vengono delicatamente riposti in piccole cassette da 5 kg
VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta l’uva viene diraspata ed il pigiato fermenta in acciaio inox a temperatura controllata di 22-24°C per 8-10 giorni. Preziosi rimontaggi giornalieri offrono l’estrazione delle tipicità del vitigno. Subito dopo avviene la fermentazione malolattica
MATURAZIONE: 5 mesi in acciaio e 1 mese in bottiglia
VOL.%: 13.5° alc.
APPORTO CALORICO: 94,5 kcal/100 ml
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Color rosso rubino dai riflessi violacei. All’olfatto si dimostra fragrante, con sentori di ciliegie e piccoli frutti rossi. More, gelsi e lamponi sono un morbido morso estivo. Dal gusto rotondo e avvolgente propone una fine freschezza e setosa tannicità
SERVIZIO: si consiglia a 18°C in ampi calici che ne favoriscano la massima espressione olfattiva
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: Il Primitivo in questa linea diventa un contributo ai piatti della cucina storica pugliese. Abbinato a fumanti polpette al sugo e parmigiane al forno dona lode ai piatti a lunga cottura. Servito in abbinamento ad un tenero gulash può diventare un sorprendere pasto conviviale.
Informazioni aggiuntive
Peso | 1650 g |
---|---|
Dimensioni | 7 × 7 × 30 cm |
Tipo di Vino | Rosso fermo |
Affinamento | 5 mesi in acciaio e 1 mese in bottiglia |
Formato | 75 cl, 375 ml |
Temperatura | 17-18 °C |
Linea | Varietali |
Annata | 2021 |
Vitigno | Primitivo |
Grado Alcolico | 13,5% |
Riconoscimenti / Premi
Riconoscimento / Premio | Anno |
Punteggio |
---|---|---|
IWC 2014 | 2013 |
Menzione |
IWWA 2014 | 2013 |
Medaglia d'Argento |
IWC 2015 | 2014 |
Medaglia d'Argento |
Decanter 2015 | 2014 |
Menzione |
IWS 2015 | 2014 |
Medaglia d'Argento |
IWC 2017 | 2016 |
Commended |
Mundus Vini 2018 | 2017 |
Commended |
Decanter 2018 | 2017 |
Medaglia di Bronzo |
Mundus Vini | 2020 |
Medaglia di Argento |
Cantine Paololeo
Se è vero che dietro ogni bottiglia di vino c'è sempre una storia da raccontare, quella dei vini Paololeo è una storia semplice e bella, come tutte le storie di famiglia.
Sono state ben cinque le generazioni di viticoltori che, uniti da una passione per il vino e senza mai allontanarsi dalla propria terra, hanno costruito ciascuno un pezzo di storia della cantina che, oggi come allora, sorge a sud di Brindisi, nella cittadina di San Donaci portando ancora il loro nome.
Le Cantine PaoloLeo sono oggi un'azienda moderna con una sede di 17.000 mq dotata di un modernissimo impianto di vinificazione, un’ampia bottaia e una linea d’imbottigliamento all’avanguardia in grado di raggiungere 7000 bottiglie l’ora.
Tuttavia, il "cuore" di tutta l'attuale superficie vitata sono ancora quei 25 ettari dove il bisavolo cominciò agli inizi del Novecento a vinificare le sue uve nella Masseria Monticello. Fu poi suo nipote Paolo Leo ad ereditare la terra e a costruire la cantina.
E oggi è ancora un erede, l'omonimo Paolo Leo, a guidare la cantina, insieme a sua moglie Roberta e ai figli maggiori, Nicola e Stefano che spianano il terreno ai fratelli minori Francesco e Alessandro.
Pagina ufficiale: www.paololeo.it